AITOP

IL FONDATORE

Philippe CAIAZZO

Osteopata D.O. (Francia)

Inizia il percorso professionale nella Medicina Riabilitativa, per passare poi alla Medicina Manuale e, nel 1978, all’Osteopatia. Nel 1983 incontra il dr. Bernard Bricot, col quale fonda, nel 1985, il CIES (College International d’Etude de la Statique): ne diviene vice presidente e responsabile dell’insegnamento.
Verso la fine degli anni 80 amplia la propria formazione Posturale e Manuale grazie a Bernard Autet, Osteopata Francese, che collaborava con Baron, Guillaume, Gagey, ecc…

Grazie al CIES, inoltre, ha la possibilità di accrescere le sue esperienze confrontandosi con grandi personaggi della Posturologia internazionale: Daraillans, Hartman, Messerman, Nahmani, ecc… Presidente della World Acamedy of Posturology and Associated Therapies (dal 1996).
Ha insegnato posturologia osteopatica all’università di Palermo, all’università di Tor Vergata (Roma), e alla Sapienza di Roma. Già professore a contratto Università di Torino (Master di traumatologia dello sport dal 2004-2009). Attualmente coordinatore didattico e docente a contratto del Master di posturologia clinica dell’Università di Pisa (Dir: Prof.ssa Gloria Raffaetta) Pres. on. e membro del comitato direttivo dell’AITOP.

Storia Professionale

FORMAZIONE

  • Kinesitherapeute Francia ( Fisioterapia)
  • Certificato Universitario di Perfezionamento in Posturologia ed Osteopatia (Università degli Studi di Palermo)
  • Master di II livello di Gnatologia Posturale (Università di Tor Vergata-Roma)
  • Coordinatore didattico e docente del Master di Posturologia Clinica dell’Universitá di Pisa
  • Coordinatore didattico e Docente Master di Osteopatia Posturale dell’Università di Pisa
  • Diplomato in Osteopatia Pediatrica (Fondazione di Osteopatia Pediatrica di RSM affiliata all’Osteopatic Center of Children di Londra)

BIOGRAFIA

Mi sono avvicinato alla posturologia nel 1982. Era una medicina nuova o se volete un nuovo modo di fare medicina! Fu decisivo l’incontro con il dott. Bernard Bricot, all’epoca giovane chirurgo ortopedico di Marsiglia. Insieme abbiamo collaborato direttamente per dieci anni, creando il C.I.E.S. (College Internationale d’Etude de la Statique) nel 1985 dopo un convegno-formazione di tre giorni. I cento presenti sopravvissuti erano rimasti entusiasti di questo approccio alle patologie funzionali di origine posturale. All’epoca, devo riconoscere che le critiche della “medicina ufficiale” erano quotidiane. Questo ci ha spinto a portare un rigore maggiore a livello clinico-didattico e a migliorare la nostra ricerca con l’aiuto di tanti altri professionisti. L’osteopatia che studiavo e che praticavo quotidianamente mi è sembrata subito complementare alla medicina posturale.
Un altro incontro, alla fine degli anni ottanta, fu determinante per me. Incontrai Bernard-Michel Autet, osteopata,che aveva collaborato con il Prof.Baron oftalmologo e ricercatore a Parigi e il Prof. Costantinescu, fisico specialista dei campi magnetici di bassa frequenza. Bernard Autet aveva già riunito le due medicine: osteopatia e posturologia. Devo riconoscere che l’origine del metodo TOP è il frutto di questi due incontri e dell’esperienza che ho accumulato in questi ultimi quindici anni.Sono molto orgoglioso e fiero che i “due Bernard“ siano rimasti miei amici. Anche se le nostre strade adesso si incontrano solamente attraverso seminari di formazione o convegni di posturologia, sento sempre l’affetto profondo e la grande stima che ci unisce. Ho capito molto presto che la visione analitica deve essere proceduta dalla visione globale dell’essere umano. Da questo deriva la necessità di un lavoro d’equipe. Un’equipe interdisciplinare che con il tempo si trasforma in squadra transdisciplinare. Questa visione orizzontale evolve verso una visione tridimensionale e aldilà di essa.
E’ ovvio che la storia delle discipline dimostra l’importanza della ricerca analitica , a condizione di riportare i risultati verso una visione più globale…trans-sistemica. Questo necessita la collaborazione con il medico di famiglia, diversi specialisti (oftalmologhi ,dentisti, osteopati, podologhi, ORL, pediatri, ortopedici, fisiatri, fisioterapisti, scienze motore…) ma anche specialisti di neuroscienza, di anatomia, ricercatori professionisti e ultimamente esperti della fisica quantistica, filosofi, matematici, antropologi… Si impara da tutti e gli interscambi tra ogni specialista di ogni disciplina permettono di accrescere il livello di consapevolezza e di conoscenza.
L’osteopatia posturale è entrata all’università attraverso corsi di perfezionamento e master di I e II livello. A Palermo con il Prof. Caradonna (pioniere coraggioso che ci aprì le porte dell’università), a Torvergata di Roma con il Prof. Palatella, a Roma la Sapienza con i Prof. Amabile e Scoppa , ultimamente a Torino con la Professoressa Rossella Siletto. Esistono anche molti corsi privati dove medici e paramedici possono imparare la posturologia e l’osteopatia.
Verso la metà degli anni novanta ho chiamato il mio corso Terapia Osteopatico Posturale ( o Terapia Posturale Riabilitativa). Sotto l’impulso di Giovanni Moccia e diversi dei miei ex- allievi nacque l’Accademia Italiana di Terapia Osteopatico Posturale (AITOP) con sede a Reggio Emilia. Lo scopo è la formazione, la ricerca e lo scambio di informazioni. Dobbiamo riconoscere a Giovanni un grande impegno e lo ringrazio per le sue doti di organizzatore e di coordinatore instancabile e sempre appassionato ad ampliare il concetto dell’insegnamento della Terapia Osteopatica Posturale.
Se la posturologia classica studia la “forma umana “ in statica e dinamica, l’osteopatia si interessa alla nozione di mobilità: mobilità tessutale, articolare, cranio-sacrale e viscerale. Sono due medicine complementari e globali..”La forma sta alla funzione come l’inconscio sta alla coscienza”(Mario Pincherle). La conoscenza dell’anatomia e della neurofisiologia sono due pilastri fondamentali. Ma non bastano: l’aspetto clinico e una grande sensibilità manuale costituiscono i due pilastri complementari.

La Metodologia TOP riposa su quattro pilastri essenziali:

  • buona conoscenza dell’anatomia funzionale
  • lo studio della neurofisiologia
  • saper fare un esame clinico
  • educare la mano a sentire la mobilità delle diverse strutture del nostro corpo

Le ricerche scientifiche sulla postura (CNRS Francia, GATE Association, ecc…) e l’esperienza clinica quotidiana dimostrano come il sistema posturale sia il fattore principale di disfunzioni. Conoscere il sistema posturale e le sue implicazioni sulla fisiologia del corpo, permette la visione globale e l’ interazione tra i diversi sistemi del corpo. La Terapia Manuale, attraverso i suoi diversi approcci e la logica delle leggi fisiologiche della Colonna Vertebrale, riequilibra il sistema posturale attraverso la mediazione dei suoi recettori periferici e centrali (articolazioni, sistema osteomiofasciale). Le tecniche manuali danno risposte terapeutiche efficaci e logiche. La finalità di ogni trattamento è di riportare il corpo in armonia, di ridare possibilità d’adattamento a strutture che hanno perso queste capacità.

Testi tratti dal libro “TOP Terapia Osteopatico-Posturale” di Philippe Caiazzo, Ed. Marrapese, Roma 2007